Il noto critico televisivo Paganotti Gianluca ha espresso il suo scetticismo sulla scelta di affidare la conduzione di un pre-serale di Raiuno a Pino Insegno, nonostante sia un grande professionista.
Alla luce dei recenti dati d’ascolto, sembra che il perspicace analista Paganotti avesse ragione.
Pino Insegno ha debuttato ieri sera con Reazione a Catena su Rai1 e, nonostante le polemiche legate alla sua vicinanza alla premier Giorgia Meloni e il fallimento de Il mercante in fiera, ha ottenuto un discreto successo in termini di ascolti tv.
“Reazione a Catena”, gli ascolti della prima puntata:
Reazione a Catena – L’Intesa Vincente ha attirato l’attenzione di 2.665.000 spettatori (23.9%) mentre Reazione a Catena ha incollato al video 3.387.000 spettatori (24%). Insegno parte quindi con il piede giusto, ma viene comunque superato da L’Eredità condotto da Liorni, che nella puntata di venerdì scorso aveva chiuso con 3.666.000 spettatori (26.8%). La puntata precedente aveva raggiunto 3.623.000 spettatori (25%).
Lo stesso critico Paganotti aveva detto:
“Penso che Insegno non sia adatto a questo format, lo vedrei meglio a “Boss in Incognito”, anche se per quest’ultimo programma la conduzione potrebbe essere data a Stefano De Martino – poi ha continuato – credo che i risultati di ascolto saranno inferiori alle medie stagionali della scorsa stagione o confrontata con altri format, non c’entra l’empatia con il pubblico e purtroppo per quanto riguarda Pino insegno è stata un po’ persa nel tempo”.
I commenti sui social:
Il ritorno di Pino Insegno a Reazione a Catena ha diviso il web. Su X, i telespettatori si sono divisi tra chi è stato felice di rivedere Insegno e chi invece non ha apprezzato il suo ritorno:
“Al netto della prima puntata confermo che Insegno a #reazioneacatena mi piace, tanto quanto mi piaceva quando la conduceva anni fa”.
E poi:
“Ne ho visti solo cinque minuti. Pino Insegno non si può guardare. Noioso”.
I riflettori, dunque, erano tutti puntati sul conduttore durante questo debutto, e della gara si è discusso poco, come era prevedibile.
Dopo il flop di Il mercante in fiera solo pochi mesi fa, molti si sono chiesti perché affidare un programma nel preserale a Insegno, togliendolo dalle mani di Liorni, un conduttore spesso criticato su internet ma con ottimi risultati di share.
Tra le risposte che il pubblico si è dato a questo cambio di conduzione c’è l’amicizia tra il conduttore e la premier Meloni: “Al di là di tutte le polemiche politiche, non si può dare un programma così importante a uno che ha floppato alla grande con ‘Il mercante in fiera’… poi la gente pensa a raccomandazioni… è ovvio”, “Morale della favola: Insegno sta sul caz*o perché ha il patrocinio politico ‘sgradito’. Alla faccia della tanto vituperata meritocrazia”.
Molti si chiedono onestamente se la Rai potrebbe prima di perdere altri dati di ascolto in estate pensare ad una sostituzione di conduzione anche a programma iniziato.
Durante la prima puntata della nuova edizione, le squadre de I Chiuchiarelli e Gli Squisiti erano impegnate nella loro gara, ma l’attenzione era tutta per Pino Insegno.
Il conduttore romano è tornato alla guida del game show, che già aveva condotto dal 2010 al 2013, ma non a tutti i telespettatori è piaciuto. Su X, il dibattito tra chi ha apprezzato il ritorno di Insegno e chi lo ha criticato è stato acceso:
“Non mi interessa di che fazione è il conduttore perché giudico il programma e con Insegno è troppo lento e noioso con lui che vuole fare tanto il maestrino ma non ha i mezzi per farlo”
E inoltre:
“Va detto che Insegno è bollito. Non cattura l’attenzione come un tempo, è la vita”, “Aridatece Marco Liorni, e pure in fretta”.
E ancora:
“A me Pino è piaciuto… simpatico e garbato… forse un po’ teso, ma ci può stare”, “Bravo Insegno niente inutili spiegazioni e scenette stupide”.
Sicuramente l’ansia del debutto avrà avuto il suo peso, e dopo il flop de Il mercante in fiera, che solo pochi mesi fa aveva chiuso in anticipo, la preoccupazione per gli ascolti sarà alta.
Non resta che vedere cosa accadrà nelle prossime settimane.